Dichiarazioni del Ministro del Commercio Ömer Bolat sugli Investimenti Stranieri e sul Commercio Globale
Il Ministro del Commercio Ömer Bolat ha rilasciato dichiarazioni importanti sugli investimenti esteri e sul commercio globale. Scoprite le sue valutazioni sulle strategie commerciali della Turchia e sulle dinamiche economiche globali.
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Dichiarazioni del Ministro del Commercio Ömer Bolat
Il Ministro del Commercio Ömer Bolat ha dichiarato che la quota degli investimenti esteri a livello mondiale è dello 0,2%, sottolineando che nel 2002 questa percentuale era stata aumentata all’1%, con l’obiettivo di raggiungere l’1,5% entro il 2028.
La Commissione Pianificazione e Bilancio della Grande Assemblea Nazionale della Turchia (TBMM) si è riunita sotto la presidenza del deputato dell’AK Parti di Samsun Mehmet Muş. Durante questo incontro, è stato discusso il bilancio del Ministero del Commercio e delle istituzioni collegate per l’anno 2025. Dopo i colloqui sul bilancio, il Ministro Bolat ha risposto alle domande dei deputati.
Situazione del Commercio Globale
Nonostante la stagnazione nel commercio globale, Bolat ha sottolineato che i dati sul commercio estero e sulla bilancia dei pagamenti della Turchia sono positivi, evidenziando una diminuzione di 27,5 miliardi di dollari nelle importazioni e di 35,5 miliardi di dollari nel deficit commerciale. Bolat ha fatto notare che, secondo la Banca Centrale della Repubblica di Turchia, nel periodo gennaio-settembre, il deficit della bilancia dei pagamenti è sceso a 5,3 miliardi di dollari, affermando: “Siamo passati da circa 57 miliardi di dollari. La Turchia sta costantemente aumentando la sua quota nel commercio mondiale. Abbiamo incrementato la nostra quota nelle esportazioni di beni all’1,08% e nelle esportazioni di servizi al 1,35%. In totale, abbiamo raggiunto 375 miliardi di dollari in esportazioni di beni e servizi.”
Investimenti Esteri e Obiettivi
Bolat ha riportato che durante il periodo 1950-1980 sono arrivati in Turchia 1 miliardo di dollari di investimenti diretti esteri, 15 miliardi di dollari nel periodo 1980-2002 e 271 miliardi di dollari nel periodo 2003-2024, affermando: “Fino al 2002, il numero di investitori stranieri in Turchia era di 5.600, mentre ora ospitiamo 83.000 investitori diretti. In un ambiente privo di legge, stabilità economica e stabilità politica, gli investitori stranieri non vengono qui solo per la bellezza degli occhi. Pertanto, il nostro obiettivo è aumentare la nostra quota negli investimenti esteri globali dallo 0,2% nel 2002 all’1%, e arrivare all’1,5% entro il 2028.”
Appartenenza ai BRICS e Relazioni Internazionali
Il Ministro Bolat ha ricordato che la Turchia continua a far parte dell’Unione Europea (UE) e dell’Unione Doganale, esprimendo che l’adesione della Turchia ad organizzazioni internazionali come l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, l’Unione Africana, l’ECOWAS e l’Organizzazione degli Stati Turchi è sempre presente. Ha anche menzionato che la Turchia ha fatto domanda per unirsi ai BRICS, affermando: “La nostra domanda sarà esaminata all’ultimo vertice che si è tenuto a Kazan. Non c’è alcuna possibilità che la nostra adesione venga bloccata dall’India.”
Inflazione e Commercio Elettronico
Bolat ha ricordato che l’Indice dei Prezzi al Consumo (TÜFE) è diminuito di 27,5 punti negli ultimi 5 mesi, sottolineando che gli sforzi per ridurre l’inflazione continueranno in linea con gli obiettivi del Programma di Medio Termine (OVP). Riguardo al commercio elettronico, ha indicato che la legge n. 6563 è entrata in vigore a luglio 2022, affermando: “Il principale partito di opposizione ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale entro 60 giorni dall’entrata in vigore di questa legge. Tutto è registrato.”
Bolat ha dichiarato che l’e-export della Turchia ha preso slancio dal 2002 e quest’anno raggiungerà i 7 miliardi di dollari, evidenziando che la sua quota nel totale delle esportazioni raggiungerà il 3%. Ha riferito che circa 240.000 artigiani e PMI in Anatolia hanno iniziato a esportare online.
Competizione Globale e E-Commerce
Bolat ha dichiarato che l’e-commerce in Turchia si sta sviluppando rapidamente e che la quota di mercato delle PMI e degli artigiani è a rischio a causa di due aziende dell’Estremo Oriente nel settore. Ha affermato: “Non ci sono ancora questioni di debito in questo campo,” aggiungendo che sono in corso colloqui con il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e i commercianti per modifiche alla Legge sui Mercati.
Sostegno alle Cooperative Femminili
Bolat ha sottolineato la necessità di aumentare il supporto alle cooperative femminili, affermando che queste cooperative forniscono un importante contributo alla produzione e all’esportazione.
Palestina e Ruolo della Turchia
Il Ministro Bolat ha dichiarato che la Turchia è il paese che si impegna di più al mondo per la Palestina, affermando: “Israele acquista le armi che desidera dagli Stati Uniti e dall’Europa. La Turchia sottopone l’esportazione di prodotti della difesa al controllo del Ministero della Difesa Nazionale,” e ha enfatizzato che la Turchia ha ridotto il suo commercio del 33-34%.
Risposta alle Accuse
Bolat ha espresso che le accuse secondo cui merci sarebbero state inviate da Turchia a Israele sono false e che tali affermazioni sono invenzioni informatiche. Ha dichiarato: “Né i nomi delle navi sono corretti né le date,” affermando che tali accuse non riflettono la verità.
Infine, nel comitato, sono stati approvati anche i bilanci per il 2025 del Ministero del Commercio, dell’Autorità per la Concorrenza e dell’Autorità per l’Accreditamento Halal.