Dichiarazioni di Sema Silkin Ün sulla Neonatal Care e sulla esternalizzazione nella salute
Sema Silkin Ün, importanti dichiarazioni sui temi della neonatologia e della esternalizzazione nella sanità. Scoprite gli effetti dei cambiamenti nel sistema sanitario e le modalità per proteggere la salute neonatale.

Dichiarazioni di Sema Silkin Ün, Deputato di Denizli, sulla Gang dei Neonati
Il deputato di Denizli, Sema Silkin Ün, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo alla ‘Gang dei Neonati’, affermando: “Purtroppo, la gang dei neonati non è una gang isolata, ma una struttura sanitaria parallela originata dalla esternalizzazione nella sanità”.
Nel suo discorso alla tribuna del Parlamento, il deputato Sema Silkin Ün ha sottolineato che gli eventi tragici e le morti infantili hanno nuovamente messo in luce le distorsioni nel sistema sanitario, dichiarando: “La forma più abietta di gangelizzazione che possiamo vedere nella sanità è stata posta davanti al nostro paese. Si rilasciano licenze agli ospedali privati come se si stesse dando una licenza ai taxi. Quando si guarda a fondo alla questione, ci troviamo di fronte a un sistema economico che mercifica la vita umana e che abbiamo scoperto in modo pionieristico a livello mondiale, l’esternalizzazione. Con questo sistema, si rilasciano licenze agli ospedali privati come se si stesse dando una targa ai taxi; e questi trasferiscono le loro unità a diverse aziende in cambio di una percentuale di profitto. La stessa azienda appaltatrice si assume la responsabilità di altri 10 ospedali e subappalta le unità di dialisi, terapia intensiva e neonatologia degli ospedali come se stesse vincendo un appalto per un ponte o un aeroporto. La gang di cui parliamo è in realtà uno di questi appaltatori. La gang dei neonati è più un’organizzazione sanitaria parallela generata dall’esternalizzazione nella sanità piuttosto che una gang isolata. Questo sistema sottrae il settore sanitario dal controllo pubblico e lo consegna nelle mani del capitale. Invece di avere medici stipendiati, è stato creato un sistema completamente orientato al commercio consentendo ai medici di fondare aziende per gestire questi reparti. Questo modello commerciale alimenta un sistema di guadagno basato sull’occupazione dei letti, portando al mantenimento dei neonati in terapia intensiva senza necessità mediche. Non paghiamo il prezzo di questo ordine commerciale solo con inflazione e interessi; stiamo pagando anche con la vita dei nostri figli, dei nostri neonati.”
Valutazioni sui Lettini di Terapia Intensiva
Il deputato Ün ha richiamato l’attenzione sul fatto che in Turchia il 30% della capacità totale di letti negli ospedali dovrebbe essere costituito da letti di terapia intensiva, osservando che in alcuni ospedali privati questa percentuale è arrivata fino al 65%. “Sebbene la maggior parte dei nostri letti per pazienti si trovi negli ospedali pubblici e universitari, gran parte dei letti di terapia intensiva è disponibile negli ospedali privati. A fronte di 4.738 letti di terapia intensiva per neonati negli ospedali pubblici, ci sono 7.248 letti di terapia intensiva per neonati negli ospedali privati; ciò significa che il numero di letti di terapia intensiva per neonati nel settore privato è il doppio di quello del settore pubblico. Sembra chiaro che i nostri enormi ospedali urbani non svolgono la stessa funzione colossale quando si tratta di soddisfare le esigenze neonatali. Perché non viene aumentata l’assistenza neonatale nei nostri ospedali urbani e pubblici? Nel 2017, i funzionari del Ministero della Salute e la Turkish Perinatology Society avevano effettuato visite non annunciate negli ospedali per riportare i problemi attuali e le carenze nel sistema sanitario. Purtroppo, questi rapporti non sono stati presi in considerazione. Questo scandalo è emerso non grazie ai controlli, ma grazie a una denuncia fatta da una famiglia al CIMER. I dati ottenuti dalle indagini non si limitano solo all’anno 2023, ma hanno rivelato molti casi che risalgono agli anni passati e a diverse province. Gli ospedali pubblici, che possono mettere in pericolo direttamente la vita umana, non possono mai, e dico mai, essere lasciati alla mercé del settore privato.”