I lavori di demolizione continuano a Kahramanmaraş dopo il terremoto

Dopo il terremoto che ha colpito Kahramanmaraş, i lavori di demolizione continuano senza sosta. Le squadre stanno facendo sforzi intensi per salvare coloro che sono rimasti intrappolati tra le macerie e per ripulire le aree danneggiate.

I lavori di demolizione continuano a Kahramanmaraş dopo il terremoto
Publish: 03.05.2024
Updated: 17.05.2024 12:35
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Dopo i terremoti che hanno colpito Kahramanmaraş, la demolizione degli edifici danneggiati sta procedendo rapidamente. Si fa notare che finora i lavori di demolizione hanno raggiunto il 94%. Le squadre continuano ad operare per demolire gli edifici e rimuovere le macerie in tutta la provincia.

Nel centro del terremoto di Kahramanmaraş, oltre alle case permanentemente danneggiate, continuano anche le demolizioni delle abitazioni gravemente danneggiate. Nel quadro dei lavori di rimozione delle macerie coordinati dal Ministero dell’Ambiente, Urbanistica e Cambiamenti Climatici, il 94% dei 14 milioni di metri quadrati individuati è stato ripulito.

Le tonnellate di detriti lasciate nei siti di smaltimento identificati durante le operazioni di rimozione dei detriti saranno riciclate. Mentre i lavori di rimozione delle macerie in città continuano, il centro è stato ripreso da droni. In città, si è osservato l’aumento delle case da terremoto e la trasformazione di molte aree in cantieri.

Anche se è passato un anno e tre mesi dal terremoto, i lavori di ricostruzione post-sismica in città sono ancora in corso. I cittadini esprimono il loro cordoglio per coloro che hanno perso la vita nel terremoto e si augurano che le case siano completate al più presto e che le persone siano sistemate.

  • Hacı Murat Gök: “Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime del terremoto. Vogliamo che le case siano completate il prima possibile e che le persone siano sistemate nei loro alloggi.”
  • Habibe Kınalı: “Abbiamo superato un grosso terremoto, possiamo farcela insieme. Attendiamo con ansia la rapida rimozione delle macerie. Vogliamo che le case popolari siano costruite al più presto e che le persone rimaste nei container siano sistemate nelle loro case il prima possibile.”

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